Fenomeni meteo

L’atmosfera terrestre è un sistema complesso, strettamente collegato a oceani, biosfera e aree ghiacciate del pianeta. La sua natura caotica e dinamica si manifesta attraverso la circolazione globale e una moltitudine di fenomeni che possiamo osservare quotidianamente.  

La maggior parte dei fenomeni può essere raggruppata in tre grandi categorie, che includono processi di redistribuzione del calore, processi coinvolti nel ciclo dell’acqua e processi legati all’elettricità atmosferica, e classificati a seconda dell’estensione geografica e dell’intervallo temporale di interesse.

In questa sezione approfondiamo le dinamiche che determinano i principali fenomeni meteo, tra caratteristiche, impatti e effetti del cambiamento climatico. 

Le ondate di calore (heatwave) sono condizioni meteorologiche estreme in cui le temperature massime e minime sono per più giorni consecutivi insolitamente elevate rispetto alla media per una determinata località. La World Meteorological Organization definisce infatti l’ondata di calore come un periodo prolungato (almeno cinque giorni consecutivi) in cui temperatura massima e minima sono superiori al 90° percentile rispetto al periodo climatologico di riferimento (solitamente 1991-2020) per quella determinata zona.

Le ondate di calore hanno impatti sanitari, sociali, ambientali ed economici e possono aumentare il rischio di altri eventi dal forte impatto sull’ambiente e sulla società come siccità, incendi, inondazioni improvvise, inquinamento atmosferico, mortalità, carenza di energia.

Per comunicare i possibili rischi sulla salute della popolazione il Ministero della Salute pubblica bollettini giornalieri con previsioni fino a 72 ore con differenti livelli di allerta e consigli sui comportamenti da tenere.

La ricerca dimostra che il cambiamento climatico sta rendendo questi eventi sempre più probabili. Secondo gli studi dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) infatti il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici in atto favoriranno l’aumento dell’intensità, della frequenza e della durata di queste ondate di calore.


Ondate di calore marine
Secondo il quadro comune adottato dagli studi negli ultimi decenni, si parla di ondate di calore marine (marine heatwave) quando, in una determinata località, la temperatura superficiale giornaliera del mare supera per almeno cinque giorni consecutivi il 90° percentile rispetto al periodo climatologico di riferimento.
Le ondate di calore marine possono avere impatti dannosi sugli ecosistemi marini, come migrazione delle specie marittime, eventi di mortalità di massa e degrado degli habitat, ma anche su economia e società, oltre che sulla probabilità di sviluppo di altri eventi estremi, come cicloni e forti precipitazioni.

Negli ultimi decenni le ondate di calore marine sono sempre più frequenti e intense, anche a causa del cambiamento climatico. Il Mar Mediterraneo è un hotspot climatico e risulta particolarmente colpito da questo fenomeno.