Stazioni al suolo

I dati delle reti di rilevamento consentono di valutare in tempo reale l’evoluzione delle condizioni meteorologiche al suolo. Impiegati in forma di analisi di serie storiche, rappresentano un asset fondamentale anche per le valutazioni climatologiche.

La maggior parte delle rilevazioni, in Italia, avviene attraverso una rete che conta oltre quattromila stazioni, gestita prevalentemente dalle Regioni, che attualmente trasmettono i dati al Dipartimento della Protezione Civile per la valutazione delle condizioni di rischio.

Oltre alle reti regionali, che nella maggioranza dei casi registrano soltanto informazioni su temperatura, precipitazioni e pochi altri parametri, sono disponibili i dati provenienti dalle stazioni “sinottiche” gestite dal Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare e dall’Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV), che sono inseriti nel sistema di telecomunicazione internazionale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Il quadro della rete di stazioni al suolo è inoltre arricchito dai dati offerti dalle reti amatoriali, che rappresentano una importante fonte di informazione aggiuntiva.